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icona itinerari Il bosco di larice

Autore: Ufficio Parchi Provincia di Imperia

A partire dalla linea di costa si percorre per 20 Km la Val Nervia in direzione Nord sino a Pigna. Superato questo centro abitato e l'arroccato nucleo di Castelvittorio, si imbocca la S.P. n° 65 di Colla Langan, percorrendola tutta sino ad arrivare a questa località, dove si volta a sinistra. Si percorre quindi la S.P. n°67 che dopo ulteriori 6 Km su fondo asfaltato porta alla località Colla Melosa (punto di ristoro). Si prosegue ancora salendo la sassosa e panoramica ex militare che con ampi tornanti porta in prossimità del rifugio Grai (ex Caserma), quindi prosegue in direzione Nord, bordando il confine italo-francese. Dopo circa 6,5 km da Colla Melosa si raggiunge il bivio di accesso alla foresta demaniale di Gerbonte e al luogo di visita.

Già a pochi metri dalla carrabile, scendendo a piedi la pista che porta al rifugio del Corpo Forestale (sbarra che vieta l'accesso a mezzi su ruote), l'ambiente del lariceto appare nella sua integrità e tipicità.

I boschi di larice sono radi e luminosi e ospitano varie specie di uccelli proprie dell'ambiente alpino, come ad esempio la cincia dal ciuffo, il rampichino, il crociere, il gufo reale e la rara civetta capogrosso. Quelli di origine antropica, come questo, sono stati impiantati per poter avere a disposizione una provvista di legname pregiato senza però sottrarre spazio significativo al pascolo. Nel sottobosco, in cui talvolta si ripresentano specie erbacee comuni nei prati circostanti quali la genziana verna, sono spesso presenti anche il rododendro e il mirtillo, il ginepro nano ed il lampone. Nelle radure più fresche è frequente l'epilobio a foglie strette che, con i suoi fiori violacei, caratterizza il paesaggio durante la stagione estiva. In primavera queste radure sono frequentate dal fagiano di monte, i cui maschi si esibiscono in parate nuziali. Anche i camosci frequentano questi ambienti, come pure altri mammiferi, tra cui la rara lepre alpina e la martora, un tempo presente in numero consistente sulle nostre montagne.

Il sentiero che conduce più direttamente alla Casa Forestale di Gerbonte ha inizio poco più a sud e scende gradualmente all'interno del bosco, scoprendo qualche bel panorama verso la Valle Argentina sottostante. Nella componente arborea oltre all'abete rosso e all'abete bianco troviamo presenti anche latifoglie quali il sorbo montano, il maggiociondolo alpino e il sorbo degli uccellatori.

Verso il basso ci si inoltra nel fitto delle conifere e si arriva quindi al piazzale davanti al rifugio in pietra, dove è possibile fare una sosta ristoratrice e osservare l'intero scenario del Monte Gerbonte. Per la risalita si può utilizzare la larga pista a tornanti che riporta al punto di partenza.

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